lunedì 1 giugno 2015

Recensione in Anteprima: A fior di pelle di Sophie Jackson


A fior di pelle (A pound of flesh #1)
Sophie Jackson
Fabbri Editore Life
€ 15,90
464 pg

Dopo aver assistito all’omicidio di suo padre quando era solo una bambina, Kat da anni sogna il misterioso ragazzo che l’ha salvata dal fare la stessa fine. Ora, a 24 anni, Kat insegna letteratura inglese in carcere, per onorare la memoria del padre, un sognatore prestato alla politica. In carcere, i demoni di Kat sembrano risvegliarsi, soprattutto quando incontra Wes, un detenuto problematico, pericoloso almeno quanto affascinante e carismatico. Tra loro cominciano presto a esserci scintille, soprattutto quando Wes riconosce in Kat la bambina che ha salvato tanti anni prima…

Katherine insegna letteratura in un penitenziario maschile, è il modo in cui intende onorare una promessa fatta al padre scomparso tragicamente quando lei aveva 9 anni. Carter, invece, si trova dietro le sbarre di quello stesso carcere, innocente ma colpevole di voler ripagare un debito ad un amico. Il loro primo incontro però non è avvenuto tra quelle spesse e grigia mura, bensì in una notte di sedici anni prima, la notte in cui il padre di Kat perse la vita e lei venne salvata da un angelo della strada. Le loro strade sono destinate a incrociarsi ancora e rimanere legate insieme a doppio filo.
Con molto onore e gioia ho ricevuto questa prossima pubblicazione della Fabbri Editore da leggere e recensire in anteprima,  pubblicazione a cui è stato anche legato un contest per la scelta della cover.  
Leggendo la storia di Kat e Carter mi è venuta in mente una vecchia leggenda cinese, molto diffusa in Giappone, per cui due persone destinate a stare insieme sono legate tra loro al mignolo della mano sinistra da un filo rosso, non importa quanto si faccia per spezzare quel filo, non importa cosa succederà nelle loro vite, se sono destinate a stare insieme, se sono legate tra loro, allora un giorno si ritroveranno per non lasciarsi mai più. I due protagonisti di questa storia sono legati saldamente tra loro, il loro primo incontro è avvenuto la notte in cui il padre di Kat fu malmenato ed ucciso da un gruppo di delinquenti, stessa sorte sarebbe spettata a lei se Carter non fosse intervenuto prendendola e fuggendo. Due bambini di undici e nove anni, abbracciati nell'androne di un palazzo, le urla di Kat, le braccia di Carter, il profumo di lei e la forza di lui. A distanza di anni il loro secondo incontro avviene nel luogo più improbabile per entrambi, nell'aula di un carcere durante una lezione di letteratura ed a livello inconscio, come due metà di una sfera che si trovano a combaciare perfettamente, si riconosco. La loro attrazione fisica è tanta, ma c’è anche dell'altro che li spinge l’uno verso l’altro, quel filo rosso che per sedici anni è stato lunghissimo ed adesso si accorcia, si stringe intorno alle loro dita avvicinandoli inesorabilmente. Mentre sono l'uno nelle braccia dell’altra le loro ansie si placano, Kat smette di avere incubi e  Carter trova finalmente pace alla rabbia che sembra divorare il suo cuore. Ma una volte che comprenderanno di non poter più fare a meno di quel abbraccio altri ostacoli si porranno sul loro cammino; la famiglia e gli amici di Kat non vedranno di buon occhio la sua relazione con un galeotto dal passato discutibile, così come Carter inizierà a trascurare i suoi amici in cerca di redenzione tra le braccia della sua Peaches.
Katherine dimostrerà una forza insospettabile, una caparbietà ferrea, nel difendere questo sentimento che sembra sbocciato in fretta ma in realtà ha radici profonde, perché in cuor suo non ha mai dimenticato quel angelo che l’ha tenuta stretta nella sua ora più buia ed è stato in grado di asciugare tutte le sue lacrime. Katherine grazie all’amore di Carter rinasce a nuova vita, e ripagare il debito che  sente di avere verso gli altri per la sua vita così agiata non le sembra più così difficile, non più un fardello da sopportare, bensì il modo in cui esprimere se stessa. Anche Carter rinasce a nuova vita grazie a questo sentimento, il suo passato di figlio indesiderato ed erede di una grande società, di persona indesiderabile da allontanare dagli occhi, un passato che lo segna e odia profondamente, diventa accettabile se lo ha portato ora a stringere tra le braccia la donna che sente di amare con tutto se stesso, la persona che per la prima volta lo guarda negli occhi e dice di amarlo.
A fior di pelle quindi è una storia di crescita, di due bambini spaventati che si sono abbracciati in una notte oscura, di redenzione di due giovani che non vogliono più essere definiti dal loro passato ma decidono di costruire insieme un nuovo futuro.
Devo comunque fare un appunto, perché la storia e i personaggi mi sono molto piaciuti, ma lo stile dell’autrice ha lasciato un pochino a desiderare, decisamente avrei fatto a  meno di molte descrizione di abbigliamento dei due protagonisti e della loro grande attrazione fisica, è vero che è una componente fondamentale della storia, e la prima scintilla che li spinge l’uno verso l'altra, ma dopo le pagine iniziali, credo che questo aspetto avrebbe potuto passare  in secondo piano a favore di una maggiore caratterizzazione interiore dei personaggi principali e di quelli secondari che li circondano. Diciamo che lo stile troppo colloquiale della narrazione non favorisce una lettura agevole, almeno in un pubblico  più maturo ed  esigente.
In definitiva un libro piacevole,  destinato agli inguaribili romantici ed a coloro che credono alla redenzione tramite l'amore.

Voto: due anime legate dal filo rosso del destino

4 commenti:

  1. Non sono ancora riuscita a capire se ne vale la pena o no :/

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    1. credo sia molto soggettivo, forse se non hai grandi aspettative può piacerti di più!

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  2. Io non sono riuscita a dare più di tre stelline: primo perchè l'ho trovato davvero troppo lungo, secondo perchè ci sono dei difettucci qui e lì che potevano essere evitati.

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    1. Io ho apprezzato l'idea di loro che si sono incontrati ragazzini in modo così drammatico e poi ritrovati e subito riconosciuti! se non avesse trasformato lui in un multimilionario comunque sarebbe stato meglio!

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