martedì 21 aprile 2015

Recensione: Opal di Jennifer L. Armentorut


Opal (Lux #3)
Jennifer L. Armentrout
Giunti Y
€ 12,00
384 pg

DAEMON E KATY, KATY E DAEMON... Ostacolato da tutti, represso, negato, il legame proibito tra la timida studentessa e il misterioso alieno è ogni giorno più potente, inscindibile e rischioso. Il Dipartimento della Difesa li spia di continuo, mentre il famigerato “Dedalo”, il gruppo che studia e tortura gli ibridi, tiene ancora in pugno qualcuno che amano. Dawson, il gemello di Daemon sfuggito miracolosamente alla prigionia, non sembra più lo stesso e in mente ha un unico obiettivo: tornare in quel luogo orribile per salvare la sua amata Beth. Daemon e Katy non possono certo abbandonarlo, e per combattere “Dedalo” sono pronti a tutto, anche se questo significa fidarsi di un vecchio nemico… Riusciranno a ottenere giustizia e ad annientare le oscure minacce che incombono su di loro? Daemon e Katy non sono disposti a fermarsi, forti dell’amore impossibile che li lega e che nessuno riesce a spezzare: nemmeno se la lotta dovesse travolgere i loro mondi in maniera devastante.
Uniti sono sempre più forti. E il nemico lo sa.


Dawson è tornato, ma non è più il ragazzo dolce, gentile e spensierato di un tempo, l’esatto contrario quindi del gemello Daemon, bensì un’anima in pena alla ricerca di un modo per liberare la sua Beth. E con lui sono ritornati in zona anche vecchi nemici e rivali per il povero Daemon, sempre più innamorato della sua Kitty, ma in perenne battaglia con i suoi simili ed il governo per questo amore proibito.
Terzo volume della serie extraterrestre dell Armentrout, un ulteriore libro di transizione in cui molte cose accadono e pochi passi avanti vengono fatti, almeno fino al finale dove Jennifer ci sorprende con un cliffangher degno di nota e che lascerà gli estimatori della serie con un urlo in gola, ringraziamo il cielo quindi che il quarto volume sia già disponibile mentre l’ultimo arriverà sugli scaffali delle nostre librerie intorno a Giungo. Per questi motivi mi trovo a ringraziare la Giunti per la velocità con cui ha pubblicato la serie e l'opportunità che mi ha dato di leggerla.
Purtroppo la storia però non mi sta entusiasmando, non tanto per gli alieni, che anzi sono magnificamente descritti e caratterizzati, ma per il personaggio femminile, Kathy, a cui sembra manchi qualcosa. Kathy fin dall’inizio viene descritta come una blogger, amante del giardinaggio, appassionata di libri e recensioni, ma questo suo lato lo vedo forzato, nel libro vengono fatti accenni a questi aspetti della sua vita ma sembrano buttati lì un po’ così, solo per fare simpatia alle lettrici che eventualmente in lei possono identificarsi. In questo libro comunque viene approfondito molto il suo rapporto con Deamon e sopratutto la sua natura di ibrido, la Kathy che abbiamo conosciuto nel primo volume sta scomparendo lasciando il posto ad una nuova ragazza, più forte e determinata, capace di uccidere per difendere coloro che ama. Di contro Daemon, fin dall’inizio duro e spietato, ora mostra il suo lato dolce e la sua pazza gelosia per Kitty. Vediamo Kathy e Daemon destreggiarsi tra la loro natura aliena e tutti i problemi che da questa ne derivano, e la scuola, l’ultimo anno del liceo, la scelta del college e d il ballo di fine anno. I rapporti con gli altri personaggi si fanno complicati, amici che diventano nemici, vecchi nemici che diventano alleati, anche se fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio, altri ibridi faranno la loro comparsa mentre i rapporti tra Dee e Kathy si fanno sempre più tesi. E poi l’opale, questa pietra che da il titolo al libro e che sembri in grado di potenziare i poteri di alieni e ibridi ma così rara da trovare che la sua esistenza sembri quasi un miracolo.
Un altro personaggio che si fa notare è Dawson, per la discordanza tra quello che è ora e il ragazzo che  era stato descritto nei primi libri e di cui avevamo letto anche nello spinoff, ora è l’ombra di se stesso, addirittura più scontroso e oscuro di Daemon ed è tutto dire. Anche se Daemon è un bad boy e Dawson solo disperato. Niente da eccepire sullo stile della Armentrout capace di dosare attimi di normalità con avventure mozzafiato, ironia e sensualità, leggerezza e drammaticità, così che il lettore riesca a proseguire con velocità nella lettura, però di fatto il libro è un episodio di passaggio, necessario per trasportare il lettore verso la successiva fase della storia, con l’introduzione di alcune personaggi e misteri, che suppongo saranno determinati per il futuro ed il finale che a questo punto possa sperare sarà adrenalinico.




Voto: libro di passaggio con finale a sorpresa

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