giovedì 28 novembre 2013

Recensione: Gilbert di P. Marina Pieroni


Gilbert (Cronache delle terre di Arret #1.5)
P. Marina Pieroni
€ 0,99
147 pg


Gilbert: è il principe erede al trono del Regno Nero. Freddo, spietato, potente. Ha un’anima di drago e il cuore di un predatore. Riusciranno la semplicità e l’ingenuità di Serenia, la principessa del Regno Bianco, a scalfire il suo cuore di ghiaccio?




Questa novella racconta la prima parte del libro Bianco e Nero Parte 1 il legame dei draghi, la parte nera in particolare, dal punto di vista di Gilbert. Chi ha avuto modo di leggere la mia recensione del primo volume saprà già quanto io abbia amato questo personaggio. Perché?
Bè banalmente perchè è un cattivo ragazzo, ed io ho un debole per i cattivi ragazzi, ma soprattutto per la sua complessità. Gilbert è il principe del Regno Nero e nasconde un tremendo segreto, come i suoi predecessori egli detiene il potere nero e per questo motivo la sua natura non è prettamente umana ma demoniaca, ciò significa che non solo è dotato di meraviglioso paio di ali da drago ma anche lunghi canini che si manifestano all’incupirsi dei suoi meravigliosi occhi verdi e lo portano a cibarsi di sangue e carne umana.
Per capriccio decide di sposare Serenia, la più giovane delle principesse Bianche e forse la più innocente, eppure tale scelta si dimostrerà la sua salvezza. Perché Serenia con la sua innocenza e il suo amore riuscirà rischiarare le tenebre del cuore del principe facendogli scoprire in lui sprazzi di luce. In queste pagine si scopre il lato nascosto di Gilbert, quanto di lui egli abbia celato a Serenia e a chiunque avesse letto semplicemente il primo libro. Per lei è disposto a tutto, a sovvertire la sua stessa natura, i desideri e i piani di coloro di cui si è sempre fidato,  pur di vedere il suo sorriso e il suo sguardo d’amore accarezzarlo. Da questa pagine traspare dolcezza, tenerezza, amore, anche negli atti più efferati che commette pur di poter trascorre un minuto accanto alla sua principessa, pur di non farle del male.

Lui si avvicinò, posando delicatamente le labbra su quelle di lei, poi si staccò contemplandola ancora. Era la metà della propria anima, la prima stella del mattino che guida il nascere del giorno, la luna che rischiara l’oscurità della notte e la luce che genera i colori. Ma lui era il buio, senza il quale la luce non esisterebbe.


Questo libro, in cui compaiono anche alcuni episodi inediti , è un inno all’amore che lega Gilbert e Serenia e che unendoli li rende più forti e capaci di sopportare qualsiasi difficoltà. Ancora una volta Marina ci regala una storia che pur seguendo i canoni del classico fantasy e che quindi potrebbe sembrare non propriamente originale sa conquistare e lasciare incantati. Anche il suo stile di scrittura si è evoluto,  cosa che si accentua quando invece sono riportati paragrafi e parole utilizzate nel primo libro. Mi sarebbe piaciuto che continuasse narrando l’intero primo libro dal punto di vista di Gilbert ma poiché le strade dei due protagonisti nella seconda parte si sono separate credo che Marina abbia voluto lasciare un po’ di suspance in attesa del secondo volume che non vedo l’ora di leggere.


Voto: un sentimento che vince l'oscurità

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