martedì 6 agosto 2013

Recensione: Goddess di Josephine Angelini


Goddess. Il destino della Dea (Awakening #3)
Josephine Angelini
Giunti Y
€ 16,50
416 pg


Dopo aver accidentalmente liberato l’intero pantheon della mitologia greca dall’esilio sull’Olimpo, Helen deve riuscire a imprigionare di nuovo tutti gli dèi senza scatenare una guerra che potrebbe essere devastante. Ma l’ira divina è violenta, così come la sete di sangue. I poteri di Helen sono aumentati e al tempo stesso è cresciuta la distanza fra lei e i suoi amici di sempre. Un oracolo infatti rivela che il male si è insinuato fra loro: c’è un traditore nella sua cerchia e i sospetti ricadono proprio sul bellissimo Orion.  Helen, combattuta fra l’amore per Orion e quello per Lucas, sarà costretta a prendere difficilissime decisioni, nel disperato tentativo di evitare uno scontro finale fra dèi e mortali.

Il suo destino si sta per compiere, mentre una feroce battaglia si avvicina inesorabile. Solo una dea potrà sorgere per salvare il mondo: è scritto nelle stelle.

Passioni, guerre, sconfitte e vittorie si intrecciano magistralmente in questo avvincente capitolo finale di una trilogia che è già diventata un mito. 


Helen discendente ed erede della casa di Atreo, Orion, discendente della casa di Atene e capo della Casa di Roma, Lucas, Maestro delle Ombre e discendente della casa di Tebe, sono diventati fratelli di sangue difendendosi l’un l’altro dall’attacco del dio della guerra Ares, ma così facendo hanno infranto un patto stipulato 3300 anni fa e che confinava i dodici déi maggiori sull’Olimpo e adesso sono liberi di imperversare come una volta per il mondo. Il loro obiettivo è la distruzione dei discendenti e impedire l’avverarsi di una profezia che ha generato la guerra di Troia. 
Una nuova guerra si profila lungo le coste dell’isola di Nantucket.
Di chi ci si può fidare quando i padri sono disposti a tradire i figli e anche l’amore non sembra più in grado di sconfiggere l’odio?


Ultimo capitolo della trilogia Awakening di Josephine Angelini portata in Italia dalla Giunti Y che ringrazio molte per avermi fornito una copia. Questa recensione è piuttosto difficile da scrivere perché non è che il libro non mi sia piaciuto anzi l’ho quasi divorato in pochi giorni perché lo stile è scorrevole e la storia appassionante ed a volte dagli sviluppi imprevisti. Però ci sono state tante cose che mi hanno lasciato perplessa e che addirittura mi hanno fatto storcere il naso, forzature di cui avrei fatto volentieri a meno e tanti, troppi, refusi ed anche errori di costruzione delle frasi, ragion per cui credo che il testo necessiti di una revisione editoriale. Tornando alla storia ed ai suoi protagonisti ecco di getto le mie opinioni.
Iniziamo da Helen, onestamente la ragazza non ha catturato le mie simpatie, è “leggermente” dotata di egocentrismo ed un costante vittimismo; questa eroina creata dalla Angelini è troppo perfetta, troppi poteri concentrati nelle sue mani e con una noncuranza dei sentimenti altrui che onestamente mi ha fatto venire più volte voglia di strangolarla,  sarò onesta troppa perfezione e troppi giri mentali me l’hanno resa decisamenteantipatica, così come poca simpatia me l’ha suscitata quella psicopatica della madre che una ne pensa e cento ne fa, che invece di aiutare la figlia non fa altro che complicarle la vita. Un bel calcio del sedere non avrebbe fatto male a nessuna delle due.  Un'altra cosa che non mi è piaciuta è il fatto che lei a volte non riesca a venire a capo di situazioni chiare e facilmente comprensibili almeno finchè Lucas non gliele spiega. Ed infine per fare quel maledetto calcolo matematico che avrebbe salvato i due protagonisti da tante di quelle paranoie ci hanno messo quasi 400 pagine, la matematica non è un’opinione basta fare due calcoli e si evince che il legame di parentela è praticamente impossibile. Purtroppo anche Lucas non mi è piaciuto molto, avventato, frustrato, anche lui dotato di sano vittimismo, certo anche l’autrice ci mette del suo per fargli passare le pene dell’Inferno.
Per quanto riguarda gli altri personaggi non posso altro che confermare la mia ammirazione per Orion e Hector decisamente i personaggi migliori della serie, secondo il mio parere, anche se un po’ di sbruffonate Hector avrebbe potuto risparmiarsele.
Hector è l’eroe per eccellenza, disposto a scarificarsi per la sua famiglia e per amore, ma questo amore, questo sentimento che nasce così dalla sera alla mattina mi sembra un po’ troppo forzato. Così come per Orion. Insomma come se ad un certo punto l’autrice avesse voluto rendere tutti felici e contenti anche se decisamente preferisco più il legame e la nascita del sentimento di Orion a quello di Hector (non vi dico per chi nutriranno questi sentimenti per non fare spoiler). Altro personaggio che ha attirato le mie simpatie è Ade, decisamente rivalutato rispetto alla visione che ne avevo dalla mitologia classica. 
Per quanto riguarda la storia come dicevo mi è piaciuta molto anche se alcuni passaggi come l’inserimento della mitologia britannica con Avalon, Lancilotto e Ginevra, mi è sembrata una forzatura non necessaria, si poteva tranquillamente evitare; alcune cose poi sono rimaste oscure, come sospese,  come l’ambigua presenza di Nemesi in grado di oscurare le Parche. Anche la battaglia finale mi sembrava un po’ scontata e forzata, non c’era fluidità nel racconto degli avvenimenti come a voler ricalcare a tutti i costi la guerra di Troia
In conclusione la serie non mi è dispiaciuta, amo la mitologia greca e vedere riportare in vita gli eroi, gli dèi, i miti, i luoghi, le guerre, le usanze e le credenze di tale cultura per me è stato bellissimo. Lo schema ciclico che si ripete e che le Parche impongono finchè non sarà completato, la battaglia dell’uomo contro il destino e il fato, il rifiutarsi a sottostare a regole imposte ma essere liberi di scrivere le proprie sono concetti che emergono e sono centrali della storia. Però dare tutto quel potere ad un solo personaggio renderlo il fulcro della storia in modo così preponderante e parziale non mi è proprio andato giù. Avrei voluto che ognuno degli altri personaggi avesse un ruolo centrale, un suo campo di azione invece Helen si trovava a spaziare in tutti gli ambiti togliendo importanza agli altri personaggi. In poche parole c’è uno sbilanciamento per quanto riguarda i personaggi, tutto si concentra e si focalizza su di lei mettendo in secondo piano sia i “buoni” che i “cattivi”, per esempio sarebbe stato interessante approfondire la conoscenza con le divinità, almeno quelle maggiori.
Insomma un libro in bilico con buone potenzialità ma forse non adeguatamente sfruttate. Un libro che comunque consiglio a chi come me ama la mitologia e vuole ritornare a quel mondo fatto di eroi!

«I ruoli sono l’Eroe, lo Scudo, l’Amante e il Guerriero. Siamo seri, tutti i Discendenti viventi potrebbero interpretare questi ruoli, da sempre. Noi stessi siamo un gruppo di eroi, amanti, guerrieri: siamo quel genere di persone che fa da scudo con il proprio corpo ai più deboli».

Voto: per chi adora il Girl Power



4 commenti:

  1. Io ho uno strano rapporto con questa serie. Ho odiato con tutto me stesso il primo, ho trovato nettamente superiore il secondo, ma sento che non è ancora arrivato il tempo per questo. E' in bella mostra sulla libreria, ma non mi chiama :/ Prima di settembre, basta, devo rimediare, anche se mi aspetto una lettura carina, ma tutt'altro che perfetta, allora :)

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    1. decisamente non caricarlo di aspettative, sono contenta che la serie sia finita però ho avuto come l'impressione che l'autrice volesse rendere tutti felici e lasciarsi anche qualche spiraglio aperto per il futuro. non mi ha soddisfatto in pieno, anche la recensione è stata difficilissima da scrivere e decisamente è una delle peggiori che abbia scritto!

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  2. Io ce l'ho sulla mensola che mi aspetta!! I primi due libri mi erano piaciuti, spero che questo non mi deluda e di non sentire troppo queste forzature di cui parli!! Penso sarà uno delle mie prossime letture!! ;)

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    1. allora poi fammi sapere se condividi il mio parere o non, mi piace sentire anche chi invece la storia la vive in modo diverso e confrontarmi!

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