mercoledì 29 maggio 2013

Recensione: Colpa delle stelle di John Green


Colpa delle Stelle
John Green
Rizzoli
€ 16,00
347 pg


Hazel ha sedici anni, ma ha già alle spalle un vero miracolo: grazie a un farmaco sperimentale, la malattia che anni prima le hanno diagnosticato è ora in regressione. Ha però anche imparato che i miracoli si pagano: mentre lei rimbalzava tra corse in ospedale e lunghe degenze, il mondo correva veloce, lasciandola indietro, sola e fuori sincrono rispetto alle sue coetanee, con una vita in frantumi in cui i pezzi non si incastrano più. Un giorno però il destino le fa incontrare Augustus, affascinante compagno di sventure che la travolge con la sua fame di vita, di passioni, di risate, e le dimostra che il mondo non si è fermato, insieme possono riacciuffarlo. Ma come un peccato originale, come una colpa scritta nelle stelle avverse sotto cui Hazel e Augustus sono nati, il tempo che hanno a disposizione è un miracolo, e in quanto tale andrà pagato.

Hazel ha un cancro alla tiroide che ha allungato i suoi tentacoli ai polmoni e affoga nel liquido che il suo stesso corpo produce; Hazel non sa quanti giorni ancora riuscirà a vivere portandosi dietro una bombola per l’ossigeno.
Augustus ha una gamba sana, l’altra se le è portata via un osteosarcoma; Augustus non sa quanti giorni trascorreranno prima che il cancro torni a reclamare un altro pezzetto di lui.

… è nella natura delle stelle essere avverse…

E’ molto difficile scrivere di un libro di cui è già stato detto tutto o comunque tanto, ancora più difficile se questo libro tratta un argomento che in un modo o nell’altro ha colpito tutti quelli che conosco, o comunque tutti quelli che potrebbero leggere le mie parole. Il cancro è una malattia, un alieno che si infiltra in modo subdolo in tutte le case e che lì rimane per molto tempo anche quando pensi che se ne sia andato. Il cancro lascia cicatrici che anche rimarginate continui a sentire, a percorrere con le dita sul segno in rilievo lasciato nella pelle. Il cancro ti fa sostare davanti ad una lapide in una giornata di sole con il mare che brilla laggiù in fondo e ti fa pensare che non c’è posto più silenzioso e immobile di un cimitero. Leggere di Hazel e Augustus non ha riesumato brutti ricordi, perché quando ricordi coloro che hai amato, lo fai al di là della malattia e degli effetti che ha lasciato su di loro, ricordi i momenti buoni, i sorrisi, le carezze, gli sguardi e il resto lo lasci scivolare tra le dita.
John Green parla del cancro e del morire attraverso le voci di due ragazzi che sanno bene il significato di queste parole, per loro non è qualcosa di effimero, qualcosa che potrebbe succedere in un futuro imprecisato, loro sono gli unici a poter pronunciare parole che dette da qualcun altro potrebbero sembrare vergognose e sinonimo di insensibilità cronica.


Hazel e Augustus conosco il tempo, sanno che a loro non ne sarai mai concesso abbastanza, eppure non cercano di rendere ogni giorno speciale, come si pensa debba essere, vivono la loro vita momento dopo momento, attimo dopo attimo, consapevoli che anche un respiro, anche una nevicata di petali, va goduta  per un solo istante e poi lasciata andare. Augustus con l’egocentrismo, così comune agli uomini, in realtà vorrebbe che la sua vita fosse ricordata come qualcosa di memorabile, vorrebbe compiere qualche gesto eroico che lo facesse entrare negli annali della storia. Hazel invece vive la sua vita cercando di fare meno danni possibili, di avvicinare il minor numero di persone, cercando di non lasciare segni che possano provocare dolore con la sua scomparsa.  Però non possono evitare di lasciare il segno più grande, il loro amore, perché amare un’altra persona lascia sempre un segno nelle persone che ti circondano. Vedere qualcuno a cui vuoi bene amare con passione, intensità, onestamente, sinceramente, completamente, lascia un segno all’interno di te stesso. Hazel e Augustus non vogliono essere delle granate, ma non possono fare a meno di esserlo. Perché l’amore di per sé è una granata, un ordigno che ticchetta tra le mani, dall’aspetto innocuo ma capace di portare devastazione. Accettare quell’ordigno dalle mani di un altro è forse la cosa più facile e difficile da fare a questo mondo. La più coraggiosa e la più spaventosa. Accettare che l’altro possa ferirci è il dono più grande che possiamo fargli.

Augustus e Hazel si innamorarono, niente gesti eclatanti, appuntamenti memorabili, non riesci a capire quando è avvenuto ma sai che è successo e non puoi a fare a meno di chiederti quando la granata esploderà.

“Sono innamorato di te, e non sono il tipo da negare a me stesso il semplice piacere di dire le cose vere. Sono innamorato di te, e so che l’amore non è che un grido nel vuoto, e che l’oblio è inevitabile, e che siamo tutti dannati e che verrà un giorno in cui tutti i nostri sforzi saranno ridotti in polvere, e so che il sole inghiottirà l’unica terra che avremo mai, e sono innamorato di te”.

Ho girato lentamente le pagine di Colpa delle stelle, soffermandomi su diversi passaggi, diciamo che la scrittura di Green non sempre è semplice da comprendere, soprattutto se la tua testa è piena di pensieri tipo “E ora che cosa succederà?”. Sono arrivata all’ultima pagina senza neanche accorgermene, e così come succede a Hazel di fronte a Un’imperiale afflizione ho voltato pagina e poi niente. “Finisce così?” Mi sono detta. Si, finisce così, non c’è dato di sapere cosa succederà alle persone lasciate ferme in quell’ultima pagina, non saremo noi a continuare a vivere la loro vita. Noi siamo superstiti di una storia che non avremmo mai voluto leggere, perché le sue parole hanno riaperto ferite che non avremmo mai voluto avere. Non ci è dato sapere perchè la vita stessa non ci permette di conoscere i suoi segreti e cosa aspettarci una volta girato l’angolo, una volta voltato pagina, possiamo solo scegliere di cercare di vivere oggi il nostro Ultimo giorno Buono, ogni giorno.

Però la gente si abitua sempre alla bellezza.

Voto
 Non so se sono riuscita a trasmettervi quello che ho sentito io leggendo queste pagine
l'unica cosa che posso dire è ......


14 commenti:

  1. uno dei libri che temo di affrontare...a dovrò farlo..bellissime le tue parole...

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    1. bello, difficile, non semplice da leggere e che scava un pò quella ferita che è sempre lì

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  2. Meraviglioso..... ho amato tutto di quel libro e ho versato davvero tante tante lacrime. E' uno dei libri che mi ha fatta soffrire di più... alla fine dovevo prendermi delle pause, ricompormi, e riprendere la lettura.. poi ancora un paio di pagine, pausa, ricomponimento e ripresa.
    Mi ha fatto davvero male questa lettura ed è quella che ho amato di più e che mi lascia ancora le stesse sensazioni quando ci ripenso.
    Bellissima recensione Lara... davvero...

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    1. anche i miei occhi si sono riempiti di lacrime a volte, difficile non pensare, credere che sia solo una storia inventata ... grazie

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  3. Meravigliosa questa recensione :-) complimenti Lara...alla fine sei riuscita a leggerlo, sei stata coraggiosa ^-^ io ancora non riesco ad affrontare un libro di questo tipo :-)

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    1. un libro di questo tipo devi leggerlo solo quando ti senti pronta, allora sarà lui stesso a chiamarti! grazie :)

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  4. devo leggerlo anche se so già che sarà una bastonata!Bellissima recensione..Piena di sentimento!

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    1. grazie, la vita a volte è una bastonata un libro te lo fa ricordare ma forse ti aiuta anche ad accettarlo

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  5. Che libro magnifico :D
    Ancora se ci penso mi sciolgo *-* sono felice che sia piaciuto anche a te! Non vedo l'ora che esca il film anche se so che ci piangerò davanti come una scema XD

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    1. se faranno il film mi ci vorrà una vagonata di fazzoletti, altro che un pacco!!!

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  6. Bella recensione Lara!Anch'io ho amato questo libro e come Denise non vedo l'ora che arrivi il film, anche se l'attrice che interpreterà la protagonista non mi piace particolarmente!

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    1. purtroppo quando leggi un libro e poi fanno il film la delusione è assicurata perchè i protagonisti raramente sono come te li eri immaginati! grazie mille, sono molto contenta che la mia recensione piaccia tanto, c'è veramente una grande parte di me in quelle parole.

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  7. Bellissima recensione!! ^_^ mi devo decidere a leggerlo...

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    1. grazie!!! di certo è una lettura che lascia il segno!

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