The Help (L'aiuto)
Kathryn Stockett
Mondadori (Oscar contemporanea)
€10,50
532 pg
È l'estate del 1962 quando Eugenia "Skeeter" Phelan torna a vivere in famiglia a Jackson, in Mississippi, dopo aver frequentato l'università lontano da casa. Sua madre desidera per lei solo un buon matrimonio, ma la ragazza ha in mente ben altro: diventare scrittrice.
Aibileen è una domestica di colore, saggia e materna, che per un tozzo di pane ha allevato amorevolmente uno dopo l'altro diciassette bambini bianchi, facendo le veci delle loro madri spesso assenti.
Minny è la sua migliore amica. Bassa, grassa, con un marito violento e una piccola tribù di figli, è con ogni probabilità la miglior cuoca ma anche la donna più sfacciata e insolente di tutto il Mississippi.
Negli anni in cui Bob Dylan comincia a testimoniare con le sue canzoni la protesta nascente, Skeeter, Aibileen e Minny si ritrovano a lavorare segretamente a un progetto comune che le esporrà a gravi rischi. Perché lo fanno? Perché i rigidi confini che delimitano la loro esistenza le soffocano. Perché il vento della libertà inizia a soffiare.
Estate 1962. Jackson,
Missisipi. Eugenia Phelan, meglio conosciuta come Skeeter torna
a casa dal college dopo la laurea per ritrovarsi con una madre a cui non
importa niente del titolo ma solo del fatto che con quello non abbia riportato a
casa anche un marito; le sue amiche sono tutte già sposate con prole e lei,
troppo alta, troppo magra, troppo intelligente, non riesce a trovare un uomo
che la conduca felicemente all’altare. Purtroppo Skeeter non è una ragazza che
si accontenta di starsene chiusa in casa a dare ordini alla domestica di
colore, sfornare bambini e partecipare alle riunioni dell’associazione
femminile il cui solo scopo è aiutare bambini neri in Africa ma non sia mai
affacciarsi alla porta e vedere che anche la propria domestica ha dei bambini
che forse potrebbero essere aiutati solo con un piccolo aumento di stipendio. Skeeter
non ci sta a rimanere in silenzio e continuare a vivere la sua vita come fanno
sua madre e le sue amiche ed hanno fatto le loro madri e le loro nonne prima di
loro, vuole, seppur nel suo piccolo, provare a cambiare. Decide quindi di seguire la sua passione e di
scrivere un libro che racconti la storie delle domestiche di colore che in
questo paesino del sud, come in tanti altri, si occupano delle famiglie
bianche, cucinano i loro pasti e crescono i loro figli amandoli a volte come
neanche le loro stesse madri sono capaci di fare. Per questo motivo la strada
di Skeeter si intreccia con quella di Aibileen, domestica della sua amica
Elizabeth, che alleva con amore i figli dei suoi “padroni” mentre il suo unico
figlio è morto in un incidente sul lavoro. Aibileen, sa leggere e scrivere, ha
sete di conoscenza e tanto di quell’amore da dare che accoglie sotto la sua ala
la ragazza ed insieme a lei decide di compiere quel passo che porta verso il
cambiamento. Lungo il cammino si unisce a loro anche Minny, che con la sua
linguaccia ed impertinenza, è riuscita a perdere un lavoro dietro l’altro. Pur
dovendo crescere una nidiata di figli
con un marito ubriacone e violento, non si è mai persa d’animo ed a
ragione può essere definita una vera forza della natura.
Questo
libro racconta il piccolo pezzo di strada che queste tre donne hanno percorso
insieme, un pezzo pericoloso, un pezzo che ha richiesto grande coraggio, ma un
pezzo che ha permesso loro di crescere ed ha aperto gli occhi ad una comunità
sulla vera natura delle persone che hanno al loro fianco e che purtroppo nel
bene o nel male non si conoscono mai abbastanza.