mercoledì 4 luglio 2012

Recensione: In verità è meglio mentire di Kerstin Gier


In verità è meglio mentire
Kerstin Gier
Corbaccio
€ 12,90
217 pg

158 di quoziente intellettivo, plurilaureata, brava musicista, una maga con i numeri, carina, un po' freak e... vedova a nemmeno trent'anni: Carolin trova che la sua vita sia decisamente complicata e che la sua intelligenza rappresenti più che altro un impiccio nella ricerca della felicità. Ha abbandonato il fidanzato Leo per il padre di lui, Karl, uomo ben più affascinante e in grado di apprezzare le qualità di lei. Ma dopo cinque anni Karl muore lasciandola in un mare di guai, primo fra tutti una favolosa eredità di cui Carolin non sospettava l'esistenza, e un esercito di parenti infuriati che la rivendicano. Fra pessime psicoterapeute, farmacisti sospettosi e avvocati minacciosi, Carolin cerca di superare il suo dolore, cavarsi fuori dai guai e, perché no?, trovare l'uomo giusto per lei e a cui non importa se è "troppo" intelligente.
Questo romanzo appartiene alla categoria Chick- lit ed è scritto dalla brillante autrice tedesca della Trilogia delle Gemme, trilogia di cui personalmente mi sono innamorata alla follia. Lo stesso però non si può dire di questo romanzo.
La storia racconta di Carolyn, quoziente intellettivo di 158, plurilaureata, suonatrice di cembalo e mandolino, capace di parlare 7 lingue tra cui il coreano e il polacco. Non ancora trentenne si ritrova vedova dell’unico uomo che sia stato capace di accettarla così com’è , intelligenza esagerata e piccole manie, un uomo il cui unico difetto era quello di essere il padre del suo ex-fidanzato (per inciso anche il primo che lei abbia mai avuto). Tra continui flashback tra passato e presente seguiamo carolyn cercare di superare la perdita dell’amore della sua vita tra sedute psichiatriche, ubriacature, fughe dalla realtà, acquisti di scarpe e discussioni di eredità, guidata nel suo riaprirsi alla vita da una sorella premurosa ed un farmacista (gay?).

Diciamo che di suo la storia è abbastanza interessante, ci sono alcune trovate divertenti,  ma non mi ha entusiasmato più di tanto. Forse perché speravo di trovare una stupenda storia d’amore, mentre in realtà quello che ho trovato è stato solo il ricordo di un amore e la possibilità di un nuovo amore. Il libro è scorrevole, lo stile semplice e pulito, così come la Gier ci ha abituato già nella trilogia delle gemme. Nessun episodio è inessenziale al fine della storia, però a parte Carolyn che viene tratteggiata egregiamente, i personaggi secondari rimangono un po’ troppo sullo sfondo, a volte descritti come semplici macchiette e mancanti di spessore. Carini gli Incipit dei capitoli con citazioni di frasi di personaggi famosi, commentati dalla protagonista alla luce delle sue esperienze ma per il resto il libro può essere tranquillamente catalogata come una lettura estiva da ombrellone. 

Probabilmente era questo il segreto: niente bugie, ma anche non troppa verità … ed ecco il mondo avrebbe trovato il suo equilibrio perfetto.

Voto: 3/5 (Piacevole passatempo)

2 commenti:

  1. Bocciato senza pietà... che noia assurda O__O
    A proposito, anche se in ritardo, è molto carina la nuova grafica del blog. Me gusta!

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  2. grazie silvia!!!!! ma i complimenti vanno fatti anche a Daydream del Blog Reading is Believing che mi ha dato una mano e consigli per migliorarlo!!!

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